Il massaggio è una pratica antichissima, usata in terapia ed estetica per migliorare l’aspetto fisico, la tonicità tissutale e per trattare gli esiti di patologie a carico dell’apparato osseo e muscolare di sostegno.
Il massaggio aromatico, detto anche “aromomassaggio” non è altro che l’aggiunta di oli essenziali alla pratica massoterapica, in grado di incidere profondamente, oltre che sullo stato trofico dei tessuti, anche sullo stato emozionale delle persone che vi si sottopongono.
La pratica del “massaggio aromatico” ha infatti il duplice effetto di abbinare la benefica azione intrinseca del massaggio tradizionale all’assorbimento dei princìpi attivi degli oli essenziali, che attraverso il massaggio possono raggiungere meglio i tessuti e il circolo sanguigno, avendo così un’azione non solo a livello locale ma anche a livello generale.
Com’è noto, grazie alla notevole interazione fra tatto e olfatto, l’azione sinergica degli oo.ee. e del massaggio si dimostra molto efficace soprattutto nei disturbi legati allo stress: la parte assorbita attraverso la pelle agisce in profondità sul sistema nervoso, mentre si ottiene nel contempo un’azione diretta sui tessuti trattati, con un effetto finale che può essere tonificante, sedativo o stimolante, giungendo in molti casi a infrangere il circolo vizioso fatto di stress, affaticamento fisico e nervoso, che sta alla base di molti disturbi assai comuni.
Ma forse una delle migliori applicazioni del massaggio aromatico è rappresentato dal massaggio dopo attività sportive, soprattutto quando intense e/o prolungate, come ad esempio accade negli sport di endurance.
Specifici oli essenziali, diluiti in oli vegetali al 2-3%, consentono di sfruttare tutte le principali proprietà dei loro principi attivi, insieme a quelle dell’olio vegetale utilizzato, come ad esempio quello decontratturante di Arnica montana, che aggiunge anche un effetto “occlusivo” in grado di aumentare l’efficacia dell’olio essenziale e la sua “duration” terapeutica.
L’olio essenziale disperso nel suo olio vegetale può essere poi conservato ben chiuso in luogo fresco e al riparo dalla luce qualche settimana, ma se si aggiunge al preparato un 5-10% di olio di germe di grano, che riduce i processi ossidativi, la durata della soluzione può essere molto superiore.
Con l’aggiunta di oli essenziali specifici per le varie situazioni, l’azione del massaggio assume così una dimensione completamente nuova e dal significato profondo e olistico.
Difficile purtroppo trovare un terapista massaggiatore che conosca anche gli oli essenziali, così come è raro nel nostro Paese trovare esperti di aromaterapia in grado anche di eseguire un massaggio davvero professionale.
Per questo motivo, chi ha conoscenze di fitoterapia e sa riconoscere oli vegetali ed essenziali di qualità, conoscendo anche le caratteristiche chimiche dei fitoderivati che si intendono usare, preferisce spesso utilizzare la tecnica dell’automassaggio.
Imparare a massaggiarsi in profondità utilizzando fitoderivati di qualità e adatti alla pratica sportiva è una procedura che dovrebbe diventare la regola per ogni atleta che si dedichi ad attività particolarmente impegnative.
Ovviamente si tratta di una procedura che non può sostituire il massaggio tradizionale, ma permette di migliorare la propria condizione di tensione fisica e mentale in qualsiasi situazione.
La scelta dell’olio essenziale per il massaggio e l’automassaggio “aromatico” deve rispondere alle necessità dell’atleta, tenendo presente che l’attività degli oli essenziali (e degli oli vegetali nei quali essi vengono dispersi nella pratica massoterapica) è strettamente correlata al loro contenuto in principi attivi.
Oli essenziali estratti da piante diverse hanno infatti, com’è logico, diversa composizione, ma anche oli essenziali estratti da uno stesso tipo di pianta possono avere composizione diversa, per cui è fondamentale scegliere il prodotto giusto in base alle proprie esigenze, rapportate alle specificità chimiche del prodotto che si intende utilizzare.
Un esempio tipico è rappresentato dall’olio essenziale di Rosmarinus officinalis, che nella sua specificità chimica a “1,8 cineolo” ha attività mucolitica, adatta per le patologie delle vie respiratorie, mentre nella sua specificità a “canfora” è espressamente indicato come decontratturante e miorilassante per il massaggio dopo un’intensa attività sportiva.
Per cui, attenzione: un olio essenziale (e vegetale) non vale l’altro, ma bisogna scegliere il prodotto che risponda all’indicazione specifica.
Per chiunque voglia saperne di più, o semplicemente sia interessato ad approfondire l’argomento, consiglio di leggere il mio libro “Salute e benessere con gli oli essenziali” (Ed. Tecniche Nuove), dove è possibile trovare tutto ciò che occorre per riconoscere un prodotto in base alle sue caratteristiche di qualità e composizione, consentendo di usare il fitoderivato migliore per ogni occasione.
Buon massaggio e automassaggio a tutti…!