Hoka Mach 4: in medio stat virtus!

Si, quando provi la prima volta le Hoka Mach 4 ti rendi conto che la virtù sta proprio nel mezzo, tra le Clifton e le Rincon…

Premetto che, come molti ormai sanno, sono da anni un “Hoka addicted”, e particolarmente affezionato ai modelli Clifton e Rincon, che già sono stati oggetto di precedenti prove su questo sito.

Per questo non ero stato finora molto attratto dal modello Mach, considerando ancora le Clifton e le Rincon scarpe più interessanti per le diverse tipologie di runner “medi”, neutri e di peso contenuto.

Le Clifton come daily trainer per il runner in peso forma, che può usare le Rincon per allenamenti di velocità. Le Rincon come daily trainer per il runner leggero che può usare le Clifton come A3.

Poi però mi è capitato per caso di “montare a bordo” di una Mach 4, ed è stato amore a prima vista…

Sono rimasto subito particolarmente sorpreso da questa scarpa, che ha dimostrato fin dalle prime uscite e in gara un’estrema polivalenza da un punto di vista tecnico e di comfort. Con un peso simile a quello delle Rincon e un intersuola dello stesso spessore delle Clifton, riesce infatti a svolgere le funzioni di entrambe con estrema efficienza ed efficacia.

In un momento in cui vanno molto le scarpe “piastrate” in carbonio, alle quali la Mach 4 si rifà in termini strutturali, questo modello Hoka è un po’ l’anello di congiunzione tra la scarpa tradizionale in “gomma” e la nuova generazione con “piastra”. Non c’è infatti alcuna piastra nell’intersuola ma la tecnologia è la medesima dei modelli “piastrati” di Hoka One One.

Immagine che contiene interni, calzatura

Descrizione generata automaticamente

CARATTERISTICHE

Ispirata alla Carbon X e alla Rocket X, la Mach 4 è stata pensata e realizzata per durare tanti chilometri ed è caratterizzata perciò in primis dalla consueta ammortizzazione e dal particolare comfort che hanno reso famoso il brand francese in tutto il mondo.

La Mach 4 è, appunto, il risultato della perfetta combinazione tra ammortizzazione (suola spessa 29 mm) e peso (227 gr). A differenza del modello precedente è più comoda e reattiva, anche grazie al mix di schiume di cui è composta: lo strato superiore è morbido e leggero e lo strato inferiore è gommato e posizionato appena sotto.

La tomaia è stata innovata con dei filati in TPU intrecciati e pressati a caldo, e il collarino è stato ridisegnato per ridurre la pressione sul tallone. Tutti questi accorgimenti sono raccolti in un design elegante e pulito che mi ha subito colpito.

INTERSUOLA

L’intersuola della Mach 4 è composta da due strati di gomma: il Profly sotto al piede, e una gomma Eva che costituisce lo strato inferiore ed è scolpito a fungere anche da suola.

Le dimensioni, per spessore e differenziale, sono le stesse della Clifton, ma la pianta di appoggio, curvata secondo i dettami della tecnologia Meta-Rocker, è differente sotto al tallone, dove c’è un maggior sbalzo e un’accentuata curvatura della parte finale. Più simile, in questo caso, a quella della Clifton Edge, che è ancor più prominente. L’intersuola è invece più snella nella zona mediale.

SUOLA

La suola in EVA gommata è molto più morbida di quella utilizzata sulle Carbon X, e questo aspetto le consente un ottimo grip sia su superfici asciutte che bagnate, oltre che su sentieri battuti, nonostante le Mach 4 rimangano comunque scarpe tipicamente da asfalto.

Inoltre, come le Carbon X e come le Clifton Edge, anche le Mach 4 sfoggiano il nuovo design della suola con il tallone Swallow Tail che consente una corsa più ammortizzata e naturale, con un appoggio sul terreno decisamente più fluido e morbido rispetto alla Mach 3 e molto simile alla Clifton Edge.

TOMAIA

La nuova tomaia garantisce una vestibilità senza paragoni. Quando allacciata in modo adeguato, consente alla Mach 4 di diventare un tutt’uno con il piede, merito soprattutto del mesh ingegnerizzato, che dà all’atleta una sensazione di notevole efficienza dinamica.

La parte posteriore del tallone è stata rinforzata per alleviare la pressione in una zona tipicamente soggetta a lesioni e il colletto ridisegnato e posizionato ad altezza caviglia ha un’imbottitura comoda ed elastica.

Il sistema di lacci, anche se un po’ troppo lunghi, consente un ottimo scorrimento attraverso gli occhielli e una perfetta adesione della tomaia al piede e un altrettanto perfetta adesione della linguetta.

A sfavore della nuova tomaia va segnalata invece una ridotta traspirabilità, purtroppo presente anche nelle recenti Clifton 8, che si ripercuote negativamente sul comfort, soprattutto nelle corse lunghe e nella stagione estiva.

SU STRADA

Le Mach 4 sono montate su una forma di media ampiezza, simile a quella delle Clifton Edge, che è risultata molto comoda, grazie anche alla morbidezza della tomaia che avvolge senza comprimere. Sotto l’intero piede si percepisce una positiva sensazione di sostegno, grazie al consistente strato in Eva iniettata, il cui spessore cresce progressivamente dall’avampiede al posteriore. 

Anche per questo, nonostante l’altezza del piede da terra sia evidente, in puro stile Hoka, si ha quasi la sensazione di correre con una scarpa più bassa, anche se l’impressione è comunque sempre quella di un impatto al suolo molto leggero e confortevole, con un momento di appoggio dolce, facilitato dalla “coda” che anticipa e dissipa il contatto a terra.

Nel confronto con Clifton e Rincon, diciamo che, ad esempio, per quanto l’intersuola delle Mach 4 sia più snella nella zona mediale rispetto alla Clifton, la fase di rullata sembra più neutra e stabile, ciò che consente di mantenere un assetto di corsa ottimale anche su percorsi lunghi quando la stanchezza si fa sentire.

La rullata è sempre fluida e leggera, con grande comfort durante la distensione, anche in questo caso, secondo il mio parere, superiore rispetto alle Clifton.

La fase di stacco invece è più corposa, meno ammortizzata di quella delle Clifton ma più fluida rispetto alle Rincon, e anche più protettiva per le dita dei piedi, che subiscono meno stress di carico nella fase di spinta.

CONCLUSIONI

Le Hoka Mach 4  sono scarpe morbide e reattive, capaci di gestire molti chilometri senza grossi problemi, adatte a corridori neutri, meglio se di peso contenuto. Estremamente versatili, consentono di correre efficacemente su tutte le distanze, e risultano perfette per le corse medio-lunghe con un ritmo stabile e moderato. 

NOTA

Sono un runner neutro, peso 61 Kg e sono alto 168 cm. È possibile che altri atleti di diverso peso e/o con diverso stile di corsa apprezzino sensazioni differenti. Il contenuto dell’articolo esprime perciò, come sempre, un parere personale legato alle mie caratteristiche fisiche e al mio stile di corsa.

Le scarpe provate sono regolarmente acquistate, a garanzia dell’indipendenza commerciale dei giudizi espressi in questo articolo.