Intervista con il CEO di IRONMAN Andrew Messick in merito alla decisione di svolgere i campionati mondiali in due sedi diverse.

Ieri, IRONMAN ha invertito la rotta in merito al già annunciato evento di due giorni del Campionato mondiale Ironman 2023 (IMWC) a Kona. Contrariamente al previsto, infatti, si è deciso che le donne gareggeranno il 14 ottobre a Kona, mentre gli uominigareggeranno in un luogo e una data diversi che saranno annunciati a gennaio 2023. 

Di conseguenza, centinaia di atleti maschi già qualificati per Kona non potranno più partecipare alla gara sulla Big Island in ottobre, e questo ha creato non poca confusione nell’ambiente. 

In questa intervista, il presidente e CEO di IRONMAN, Andrew Messick, cerca di fare chiarezza sulla decisione.

TRIATHLETE MAGAZINE: quali sono stati i problemi nel gestire il format di quest’anno a Kona, che prevedeva due gare distinte, e che vi ha poi portato al cambio di programma?

Andrew Messick: nessuno ha mai organizzato eventi IRONMAN consecutivi prima d’ora. Trasportare le bici mercoledì, correre giovedì, poi rifare tutto 24 ore dopo era qualcosa di assolutamente inedito. Abbiamo fatto quello che pensavamo fosse un ottimo lavoro con la comunità per aumentare la consapevolezza in merito ai possibili disagi, ma non potevamo sapere realmente cosa sarebbe accaduto fino al momento della gara. Speravamo che gli atleti, le loro famiglie e i loro amici non ne risentissero, così come la comunità e le persone che dovevano andare a lavorare. In realtà il meccanismo non ha funzionato per la comunità.

TRIATHLETE MAGAZINE: perché avete deciso l’inversione di marcia adesso?

Andrew Messick: la nostra aspettativa era che avremmo potuto organizzare due giorni di gare anche nel 2023. Avevamo lavorato a stretto contatto con il sindaco, la contea e la comunità quando a luglio scorso abbiamo annunciato due giorni di gare anche per il 2023. Ma quando tutte le nostre migliori intenzioni si sono infrante sugli scogli della risposta negativa della comunità, ci siamo trovati nella posizione in cui avevamo fatto due promesse: una promessa per gli atleti uomini e donne di avere ciascuno il proprio giorno di gare, e la promessa che tutti sarebbero stati a Kona nel 2023. Purtroppo, però, ci siamo resi conto che non potevamo mantenere entrambe le promesse. Tutti vorremmo poterlo fare, ma la realtà è un’altra. E così siamo stati costretti a dire: “Va bene, quale di queste due promesse è più importante?”  E la nostra conclusione è stata che è più importante che siano comunque mantenuti due giorni distinti di gare.

È più importante che le donne abbiano l’opportunità di avere la propria gara con i riflettori e l’attenzione puntati, per poi puntare di nuovo l’attenzione sulla gara maschile. Questa era la promessa più importante da mantenere rispetto a tornare a un solo giorno di gara e a una competizione femminile messa in ombra dalla gara maschile. Abbiamo perciò confermato un giorno per gli uomini e un giorno per le donne, anche se ciò avrebbe significato che una delle gare non avrebbe potuto essere disputata a Kona. E così è stato.

TRIATHLETE MAGAZINE: perché non annunciare la nuova sede del campionato del mondo contemporaneamente all’annuncio che la sede sarebbe stata divisa?

Andrew Messick: abbiamo quasi 1.000 atleti che si sono qualificati per una gara che immaginavano fosse in ottobre a Kona, e che in realtà non lo sarà. Quindi il messaggio in questo momento doveva essere: “Non prenotate voli e sistemazioni in hotel non rimborsabili, perché al momento non sappiamo dove sarà la sede, ma possiamo solo dirvi dove non potrete andare. Questo riteniamo sia già meglio che dire semplicemente “resta sintonizzato”.

Inoltre, abbiamo anche altre tre gare di qualificazione nel 2022: la Nuova Zelanda, l’Australia occidentale e l’Argentina, e abbiamo bisogno che le persone sappiano che, almeno gli uomini, non si stanno qualificando per Kona, ma si qualificheranno per il campionato del mondo in un’altra destinazione ancora da decidere. Ci rendiamo conto che è frustrante non potere fornire a tutti la storia completa degli eventi, ma una storia incompleta è comunque utile per un certo gruppo di persone, e abbiamo sentito la responsabilità di farlo sapere a quelle persone.

TRIATHLETE MAGAZINE: e l’ipotesi di due gare a Kona in due fine settimana diversi? Forse anche a settimane o a mesi di distanza?

Andrew Messick: purtroppo è un’ipotesi non accettata dalla comunità locale. E nonostante noi abbiamo cercato di essere il più creativi e propositivi possibile, il feedback è stato che la comunità è pronta a ricevere la gara solo una volta all’anno. E comunque, anche se fossimo stati in grado di fare due giorni in settimane diverse, non sarebbe stato comunque perfetto.

TRIATHLETE MAGAZINE: quanto siete prossimi a decidere la sede IMWC maschile per il 2023?

Andrew Messick: siamo abbastanza fiduciosi di aver trovato un luogo che piacerà alla nostra comunità. E comunque, nel business degli eventi, a questo punto vale la pena essere certi della decisione prima di fare un annuncio, perché una volta fatto, non si può più tornare indietro.

TRIATHLETE MAGAZINE: e la tempistica? L’evento cadrà vicino o nello stesso fine settimana della gara di Kona 2023?

Andrew Messick: vorremmo che fosse ragionevolmente sincronizzato con gli altri grandi eventi che abbiamo in programma il prossimo anno, tra cui la gara di Kona, i Campionati del mondo 70.3 e gli altri eventi del circuito.

TRIATHLETE MAGAZINE: chi gestirà lo spettacolo dell’IMWC maschile?

Andrew Messick: le gare continueranno a essere sotto la responsabilità di Diana Bertsch e del suo team.

TRIATHLETE MAGAZINE: la gara femminile nel 2024 si svolgerà poi nello stesso luogo e nella stessa data di quella maschile nel 2023?

Andrew Messick: nel 2024 le donne si recheranno nello stesso posto in cui gareggeranno gli uomini nel 2023, e nella stessa data, più o meno due settimane, a seconda degli altri impegni della sede.

TRIATHLETE MAGAZINE: qual è stato il motivo alla base del congelamento degli slot del Campionato del Mondo per i professionisti maschi?

Andrew Messick: stiamo lavorando su come gestire la qualificazione per gli atleti professionisti di sesso maschile che si erano qualificati per la gara a Kona nel 2023, proprio come per gli atleti non professionisti. Prenderemo una decisione entro gennaio se trasferire quegli slot alla nuova destinazione maschile del 2023 o se differirli a Kona per il 2024. 

TRIATHLETE MAGAZINE: nella tua mente qual è la caratteristica più eccitante dell’avere una gara suddivisa per sesso? Cosa dovrebbero aspettarsi di più gli atleti?

Andrew Messick: ci sono due cose che saranno in qualche modo interessanti e avvincenti: una di queste è che nella sede diversa da Kona ci sarà un’opportunità in più di brillare anche per coloro che non sopportano il clima dell’isola. In altre parole, la possibilità di andare a un mondiale che non sia super caldo e super umido potrebbe dare più possibilità a molti atleti. 

Kona è una gara molto specifica, con condizioni molto specifiche, e non tutti riescono a sopportarle. Quindi penso sarà interessante vedere fino a che punto cambia il panorama competitivo quando si ha un percorso diverso e condizioni climatiche diverse.

La seconda cosa è che penso che avere una gara a Kona con le sole donne quest’anno sarà semplicemente fantastico. E penso che sarà una grande soddisfazione sia per le atlete non professioniste che per le professioniste. Questo è un anno in cui abbiamo assistito al tutto esaurito di una coppa del mondo di rugby femminile ad Auckland. Abbiamo visto un campionato europeo di calcio femminile esaurire lo stadio di Wembley a Londra. Abbiamo visto uno straordinario Tour de France Femmes. E le donne meritano la loro giornata. Penso che sarà fantastico e le nostre aspettative sono molto alte. E sono super fiducioso che garantiranno uno spettacolo fantastico!