Novità IRONMAN sull’utilizzo delle “supershoes”

IRONMAN ha seguito le indicazioni dell’organo di governo dello sport World Triathlon e ha vietato dal 2023 le “supershoes” con suole più spesse di 40 mm o che contengono più di una piastra di carbonio.

La mossa fa parte del nuovo regolamento 2023 per partecipare alle competizioni del circuito IRONMAN e significa un cambiamento sostanziale (in tutti i sensi) sia per i professionisti che per gli age group.

La decisione, per certi versi attesa, è forse la conseguenza del recente episodio che riguarda la vittoria di Gustav Iden all’Ironman World Championship di Kona. 

L’atleta norvegese, infatti, indossava un paio di prototipi dell’azienda On ispirati alle Cloudboom Echo 3, che avevano destato qualche perplessità e diverse critiche in quanto presentavano un’intersuola dello spessore di ben 50 mm, non in regola con l’altezza dello stack massimo di 40 mm previsto dal World Athletics per gli eventi di corsa su strada. 

Come già riferito da numerosi organi di stampa, Gustav Iden in realtà non ha infranto alcun regolamento quando ha corso la sua maratona in 2:36:15 vincendo così il suo Ironman World Championship alle Hawaii lo scorso ottobre perché il World Triathlon, le cui regole tecniche IRONMAN generalmente adotta, aveva scelto di non seguire le regole del World Athletics del 2020 che metteva al bando suole più spesse e l’utilizzo di più piastre di carbonio. 

L’argomento è stato invece successivamente affrontato in una riunione del Consiglio Esecutivo del World Triathlon ad Abu Dhabi lo scorso novembre, in cui è stato stabilito che le regole del World Athletics sarebbero state utilizzate a partire dal 1° gennaio 2023, ed è così che anche IRONMAN ha deciso di allinearsi definendo in modo puntuale l’adesione alle regole del World Athletics nell’edizione aggiornata 2023 del suo regolamento per le competizioni.

Nel documento si fa infatti un preciso ed esteso riferimento a questo aspetto al paragrafo (e) della Section 6.02 (ILLEGAL EQUIPMENT). 

Da quest’anno, perciò, le scarpe con uno spessore della suola superiore a 40 mm saranno vietate in tutte le gare del circuito IRONMAN e comporteranno la squalifica del concorrente, così come le scarpe contenenti più di una struttura rigida della piastra.

Sebbene Gustav Iden sia forse l’atleta di più alto profilo che dovrà cambiare calzatura, è ben lungi dall’essere l’unico triatleta colpito dalla sentenza. Ad esempio, i vincitori dell’inaugurale IRONMAN Israel Middle East Championship del dicembre scorso, Patrick Lange e Ruth Astle, hanno corso entrambi con l’Adidas Adizero Prime X, che ha uno stack da 55 mm. Sebbene all’epoca non fosse vietata, questa scarpa è invece ora bandita dalle nuove regole IRONMAN, sebbene sia ampiamente disponibile in vendita al pubblico.

L’altro aspetto affrontato dal nuovo regolamento è l’utilizzo di prototipi o scarpe personalizzate che non sono normalmente in vendita al pubblico. Anche in questo caso IRONMAN afferma che per essere utilizzata la scarpa deve trovarsi comunque nell’elenco delle scarpe da corsa pre-approvate dal World Athletics. In caso contrario, dovrà essere presentata una richiesta al Comitato Tecnico del World Triathlon affinché ne venga approvato l’utilizzo come scarpa in sviluppo.

Ciò che comunque più conta nella pratica quotidiana, sia per gli atleti professionisti che per gli age group, è la regola definita da IRONMAN secondo la quale tutti potranno essere soggetti a controlli casuali delle scarpe prima, durante o dopo ogni gara e che la violazione di una qualsiasi di queste regole comporterà la squalifica immediata del concorrente.

L’elenco delle scarpe approvate dalla World Athletics (World Athletics Approved Shoe List) è disponibile al link https://www.worldathletics.org/about-iaaf/documents/technical-information alla voce “Manual & Guidelines”.